Le nostre abitudini di vita, soprattutto negli ultimi tempi, sono considerevolmente cambiate. L’attuale emergenza mondiale sta incentivando l’incremento dello smartworking, ovvero del lavoro da casa. Passiamo oramai quasi il 90% del nostro tempo al chiuso o in ambienti limitati e proprio per questo motivo siamo esposti a molti più suoni, soprattutto artificiali. Proprio perché i confini tra casa e ufficio sono diventati sempre più labili, è necessario ripensare e reinterpretare questi ambienti.
Il benessere acustico migliora quindi ogni aspetto della nostra vita, professionale e personale, aumentando la nostra capacità di vivere meglio gli ambienti che ci circondano. L’importanza di un ottimo clima acustico per tutelare la nostra salute psicofisica è stata presa in esame anche dal Ministro della Salute che, in merito, ha rilasciato la normativa “DPCM 5-12-1997 – Requisiti acustici passivi degli edifici“.
I pannelli fonoassorbenti costituiscono la soluzione migliore quando si vuole evitare la propagazione delle onde sonore sia verso l’esterno (ad esempio nel caso di uno studio di registrazione) che verso l’interno (da una strada trafficata, dall’inquilino del piano di sopra). Non bisogna confonderli con i pannelli fonoisolanti.
Questi ultimi sono infatti caratterizzati da una struttura fatta da materiali che respingono le onde sonore. Al contrario i fonoassorbenti assorbono il suono, lo riflettono e lo fanno ritornare indietro, attutendolo il più possibile. I meccanismi di assorbimento generalmente sono tre: quello per porosità, quello per risonanza di membrana e quello per risonanza di cavità.
I pannelli fonoassorbenti possono essere costituiti da numerosi materiali. Dal legno, ai tessuti, dal sughero, ai materiali sintetici espansi e all’acciaio. Di solito sono composti da alcuni fori che possono avere dimensioni diverse e che hanno l’obiettivo di assorbire il suono, mentre la parte interna è costituita da lana di vetro o di roccia.
Se siete in fase di costruzione o ristrutturazione, fate posizionare dalle maestranze dei pannelli in polistirolo sui solai prima della posa degli impianti e dei pavimenti. Oppure è tempo di riprogettare i vostri spazi. Potete posizionarli sulle parti (esistono anche dei quadri fonoassorbenti come questi), a cascata sul soffitto o come divisori di stanza.
I pannelli, oltre ad assolvere alle funzioni di fono-assorbenza, possono svolgere sulle pareti funzioni di arredamento grazie alle diverse forme geometriche disponibili e componibili ed ovviamente alla vasta scelta cromatica dei colori di finitura. Numerosi arredatori stanno iniziando sempre più a dare spazio, nelle loro collezioni, ai pannelli fonoassorbenti.
È il caso, ad esempio, di Paola Lenti con la collezione di moduli in legno finito mano opaca BUILD. O la parete divisoria funzionale disegnata da Jorge Pensi.
Variano a seconda dell’area che si vorrà insonorizzare. Se l’ambiente da insonorizzare è piccolo in questo caso la spesa si aggirerà attorno ai 20/30 euro fino ai 100 euro a pezzo. Se grande, il costo potrebbe partire dai 50/100 euro al mq.
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