È morta ieri, 12 novembre, Tiziana Turi, uno degli architetti più brillanti d’Italia. Aveva 62 anni ed era ricoverata all’ospedale Santo Stefano di Prato da tempo a causa dell’inasprirsi del decorso della sua malattia.

Nonostante da anni lavorasse già come geometra, negli anni Ottanta aveva comunque deciso di iscriversi alla Facoltà di architettura a Firenze. Si era successivamente laureata nel 1989, lo stesso giorno di Marzia De Marzi, l’attuale presidente dell’ordine degli architetti.

Ed è proprio quest’ultima che ha ricordato l’amica e collega in un commuovente elogio:
«Anticipava le tendenze, i suoi progetti erano sempre dettagliati e ben realizzati. Ma soprattutto Tiziana vedeva avanti, anticipava».

Le innovazioni artistiche di Tiziana Turi

L’architetto era conosciuta a Prato per l’ardita riprogettazione degli interni di edifici storici come Palazzo Banci Buonamici, Palazzo Vestri e Caffè Le Logge.
Maestra nel gioco di luci, ha inondato di colori accesi e cangianti le finestre della ex Stella d’Italia, attuale sede degli uffici turistici della Provincia, così come la sala d’attesa del pronto soccorso del vecchio ospedale toscano.

Pioniera dei giochi di luce e colori

Grazie alla sua visione avanguardistica sull’importanza dei colori, Tiziana Turi dosava tutta la scala cromatica con sensibilità e precisione.
Era apprezzata anche nel mondo dello sport, dove molti calciatori professionisti l’avevano scelta per arredare le loro case. Al Rotary club Prato la piangono come socia partecipe e impegnata nelle iniziative di solidarietà, fra cui quella per ricostruire Amatrice.

L’incontro con il marito

Con il marito Luciano Battiston, terapista ma un tempo terzino del Prato, la compianta professionista formava un duo inseparabile.L’unione era stata coronata dalla nascita delle figlie Bianca e Irene.Le due ragazze hanno poi seguito le orme della madre diventando architetto e entrando a far parte del team “Architetti 202”, fondato oltre trent’anni proprio da Tiziana.

L’addio del team “Architetti 202”

Anche Bernardo Biagiotti, che ha lavorato al suo fianco per 25 anni, la ricorda adesso con nostalgia:«Un architetto particolarmente abile nel gestire e “giocare” con spazi di ogni genere e dimensione». L’Ordine degli architetti la saluta con un omaggio commosso:«Solare e radiosa, capace di gestire progetti con dimensioni e ambizioni variegate fra loro». La salma di Tiziana Turi adesso esposta alle cappelle della Misericordia. Il funerale è atteso oggi al Duomo pratese, alle ore 15:00.

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Valentina Miura