In piena emergenza per le malferme condizioni di salute del nostro ambiente, anche noi da casa potremmo contribuire a ridurre gli sprechi. La soluzione sarà infatti quella di adottare nel nostro piccolo uno stile di vita ecosostenibile attraverso dei semplici ma vitali accorgimenti. Prima di riorganizzare la nostra routine quotidiana per diminuire l’inquinamento, vi consigliamo però di approfondire la lettura di “Rifiuti zero” di Rossano Ercolini e di “Zero rifiuti in casa” di Bea Johnson, due saggi che offrono numerosi spunti per iniziare sempre più a vivere nel pieno rispetto di Madre Natura.

Il primo passo per abbracciare una “filosofia bio” è tenere sempre a mente le regole delle 5 R ovvero:

Ecco allora un elenco dei principali oggetti ecosostenibili da avere a casa:

Il quaderno smart

Una sorprendente alternativa agli sprechi di fogli appallottolati, post-it consumati e liste della spesa stropicciate è quella di utilizzare un quaderno smart. Dopo aver salvato i propri promemoria sullo smartphone con l’apposita app, basterà semplicemente passare un panno apposito e la pagina ritornerà bianca, pronta per essere utilizzata di nuovo.

La Borraccia

Se non riuscite a fare a meno  di gustarvi quotidianamente un caffè, cioccolata calda o infusi, evitate di usare i bicchierini o bottigliette di plastica monouso. Provate con una borraccia termica, in grado di mantenere le vostre bevande alla temperatura desiderata tutto il giorno. Le borracce attualmente in commercio possono essere anche personalizzate per poterle persino abbinare alla vostra borsetta.

La caraffa per filtrare l’acqua del rubinetto

Oltre alla borraccia, per evitare l’acquisto di materiali in plastica, è possibile acquistare delle caraffe che servono a filtrare l’acqua dal rubinetto. Queste brocche sono in grado di eliminare le sostanze potenzialmente dannose per l’organismo come il calcare e la durezza dell’acqua corrente. Nei prodotti attualmente sul mercato troviamo due differenti sistemi di filtraggio: i filtri a carboni attivi e i filtri con resine a scambio ionico. O con l’una o con l’altra scelta è comunque certo che risparmierete anche sull’acquisto mensile delle bottiglie di plastica.

Lo Shopper di stoffa

Quando uscite per recarvi al supermercato a fare la spesa, ricordatevi di portare con voi uno shopper in stoffa riutilizzabile per evitare l’inutile accumulo di buste di plastica. È possibile acquistarne online di coloratissime ma anche crearne di nuove, magari con del denim riciclato o cucendo a mo’ di patchwork quelle vecchie tende abbandonate in un cassetto e che oramai non usate più.

I fogli in cera d’api al posto di pellicola, alluminio e carta da forno

I rotoli di carta per cucinare e conservare i cibi sono una fonte di rifiuto molto consistente in ogni casa. Ma ci sono delle soluzioni alternative altrettanto valide per sostituirle. La carta da forno può essere, ad esempio, rimpiazzata con dei “tappetini” in silicone riutilizzabili e lavabili anche in lavastoviglie. L’alluminio e la pellicola invece scambiati con degli ecologici fogli in cera d’api, perfetti come coperchio di contenitori, piatti o direttamente per essere messe a contatto col cibo. come ortaggi tagliati e formaggi.

Le spugnette lavapiatti ecologiche

Di solito le spugnette in microplastica per lavare i piatti hanno vita brevissima. La soluzione adeguata per ridurre questo consistente spreco sarà, perciò, quello di utilizzare delle spugnette in bamboo o in Luffa. Rispetto alla classica, entrambe hanno una parte più soffice adatta alle superfici più delicate come le padelle antiaderenti e una parte un po’ più ruvida da utilizzare per il resto. La particolarità è che dopo averle consumate, sarà possibile smaltirle direttamente nell’organico.

I detersivi biodegradabili e i detersivi autoprodotti

Tra i detersivi ecologici biodegradabili in grado di proteggere l’ambiente e la salute di chi li usa, ci sono alcuni marchi reperibili facilmente al supermercato o su internet. I brand più noti che usano ingredienti naturali a basso impatto ambientale sono: Biorò, Ecor VerdeVero, Ecodetergente dei Provenzali, Folia, Millepieni, Solara Officina Naturae e Winni’s. Ma possibile realizzare direttamente a casa i propri detersivi, sia quelli per i bucato che quelli per lavare le stoviglie e i pavimenti.  La ricetta del detersivo per il bucato richiederà di far bollire 4 litri di acqua in una grande pentola per poi aggiungere una tavoletta di sapone di Marsiglia tagliato a scaglie al quale, una volta sciolto, si uniranno 4 cucchiai di bicarbonato di sodio. Una volta raffreddato, si potrà conservare in uno di quei grossi contenitori dei vecchi detersivi per lavatrice. Per preparare da soli il detergente per pavimento, invece, occorrerà versare 3 litri di acqua calda dentro un secchio per poi aggiungere 4 cucchiai di bicarbonato di sodio e mezza tazza di aceto. In molti casi è possibile aggiungere oli essenziali come lavanda o pino per dare una buona profumazione al sapone ottenuto.  Nelle zone più umide della casa che avranno poi bisogno di una maggiore azione disinfettante, il trucco sarà usare una maggiore quantità di acqua ossigenata.

Il sapone vegetale e biodegradabile

Oltre ai detersivi fai da te, utilizzate per la cura del corpo un sapone biodegradabile. I saponi naturali o vegetali vengono prodotti con olio extravergine d’oliva (o di cocco), che permette di mantenere le proprietà nutritive e idratanti. La lavorazione o saponificazione a freddo sfrutta al contrario il calore diretto della reazione dei grassi con la soda caustica. I più famosi sono il sapone di Aleppo, di Marsiglia o di Nablus. Se non volete acquistarli in erboristeria, provate allora a crearli voi stessi grazie all’utilizzo di prodotti base di facile reperibilità come aceto, acido citrico (il limone), bicarbonato e glicerina. Sarà comunque possibile sostituire il sapone con il Ghassoul, dell’argilla saponifera completamente biodegradabile estratta dalle Montagne dell’Atlante in Marocco e utilizzata da secoli in Nord Africa e in Medio Oriente come cosmetico. Usatela per lavarvi i capelli o come crema viso, non ve ne pentirete!

Lo spazzolino da denti in bambù

Allo spazzolino di plastica, preferite quello riciclabile o di bambù. Meglio ancora se sceglierete uno modello dove il manico in bambù è abbinato a setole a base vegetale. A questo si potrà persino aggiungere un filo interdentale 100% vegano, cruelty-free e biodegradabile in 60-90 giorni.

Le lamette in acciaio

Le lamette, sia maschili che femminili, sono responsabili di un grande impatto ambientale perché destinate all’indifferenziata, essendo composte da una parte in plastica e da una in metallo non riciclabile. L’alternativa green potrà perciò essere un durevole rasoio in acciaio con lame di ricambio.

L’indicatore dei consumi della doccia

Per evitare gli sprechi d’acqua mentre vi lavate provate a utilizzare un indicatore dei consumi della doccia. Questo strumento vi mostrerà anche la temperatura dell’acqua in gradi centigradi inviandovi comodamente i dati sulla app nel vostro smartphone.

I flaconi spray  e dischetti struccabili riutilizzabili

Per iniziare a vivere la vita con meno rifiuti, usate bottiglie e contenitori riutilizzabili. Alleniamoci a riempire più volte un flacone spray con un detergente sfuso comprato in negozio o fatto a casa. Anche i dischetti struccanti di cotone possono essere riutilizzabili. Appena usciti dalla lavatrice per il prossimo utilizzo risulteranno ancora più morbidi sulla pelle rispetto a quelli usa e getta.

La coppetta mestruale

È igienica, ecologica e davvero facile da utilizzare per dire ufficialmente addio agli assorbenti usa-e-getta, i salva slip e i tamponi. Secondo Wirecutter, l’autorevole sito di recensioni di oggetti del New York Times, le due migliori marche sono la MeLuna Classic (15-16 euro) e Diva Cup. Non solo l’ambiente ma le vostre finanze mensili vi ringrazieranno!

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Valentina Miura