La storica fotoreporter Letizia Battaglia è da alcuni giorni nell’occhio del ciclone a seguito della sua ultima campagna pubblicitaria per Lamborghini, l’azienda di auto di lusso emiliana. Gli scatti incriminati ritraggono, a Palermo, delle bambine accanto alle vetture sportive in pose che sono state definite dalle attiviste del movimento “Non una di meno” come “troppo ammiccanti“.

La campagna fotografica

Le fotografie di Letizia Battaglia sono state scattate per la campagna “With Italy, For Italy” in cui 21 artisti internazionali sono stati chiamati a raccontare, attraverso le loro opere, le bellezze artistiche e paesaggistiche d’Italia includendo nelle loro foto diversi modelli d’auto della Lamborghini.

La presa di posizione delle attiviste

In merito a queste fotografie giudicate osè, maschiliste e profondamente sessiste, le attiviste del movimento transfemminista palermitano dichiarano: “queste immagini sono problematiche per il retaggio culturale che queste evocano“.

Le principali esponenti hanno scritto una lettera aperta alla fotografa affinché prenda posizione ripudiando la pubblicità realizzata:

Ci rivolgiamo direttamente a te perché crediamo nel potere del mezzo artistico e rappresentativo in genere di aprire questioni e suscitare dibattito. Riteniamo che la campagna pubblicitaria che hai firmato per Lamborghini riproponga rappresentazioni profondamente sessiste e maschiliste che dobbiamo sanzionare. Anche questa volta, un’occasione è andata persa: il linguaggio delle immagini e la cultura visuale fanno da scenario al patriarcato e al sessismo.

La difesa di Letizia Battaglia

La fotografa ha dichiarato di non voler prendere assolutamente parte a questo dibattito: “Non prendo parola con nessuno. Non ho nulla da dire a femministe che non hanno capito le mie fotografie: io sono contro il potere e la società sessista.

Le bambine in questione danno le spalle alla Lamborghini, sfuocata sullo sfondo, guardano me con i loro occhi potenti, capaci di farsi denuncia. Sono le bambine il vero potere, non le macchine di lucco. Non sono stata capita.

Per me Palermo è bambina e lo sguardo innocente di una persona che cresce” ha aggiunto, ma la “giustificazione artistica” non è bastata a placare le polemiche dove è intervenuto anche il sindaco Leoluca Orlando, discostatosi dalla campagna pubblicitaria.

L’importanza di Letizia Battaglia nella storia della fotografia italiana

Letizia Battaglia è una delle fotografe più stimate d’Italia. Una delle prime, il 6 gennaio 1980, a raggiungere via della Libertà dove un killer rimasto ancora sconosciuto aveva sparato al presidente della Regione Piersanti Mattarella.

È sua la foto con il volante in primo piano e il presidente che viene trascinato fuori dall’abitacolo. E anche la famosa foto della bambina che gioca con il pallone nel quartiere siciliano Cala.

A seguito di questa bufera mediatica, la Battaglia ha deciso di dimettersi ufficialmente dalla direzione del centro di fotografia di Palermo.

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