Emma e i figli

Emma non ha bisogno di presentazioni certamente. Regina delle classifiche musicali e giudice di X-Factor, la cantante salentina è sempre stata un personaggio molto positivo. Fanno molto discutere le sue ultime dichiarazioni dove affronta direttamente una delle domande che le artiste donne (ma le donne in generale) si sentono rivolgere più spesso:

“Sono contenta di stare a Natale con pochi parenti per evitare domande tipo: ‘Ma un fidanzato?’, ‘Bambini?”’. Io non voglio figli ora, devo fare ancora un sacco di rock’n roll. La maternità non è un obbligo. Ognuno ha il suo percorso. Può succedere che una donna voglia dedicarsi a se stessa. E poi anche l’età delle madri è cambiata. Oggi abbiamo la possibilità di congelare gli ovuli e conservarli”.

Possibilità che dice non escludere assolutamente per lei.
Successivamente ha anche affrontato il tema della donna nel mondo del lavoro – raccontando anche la sua esperienza personale.

Oggi le donne studiano, viaggiano, sono indipendenti. Difficile trovare uomini che accettano questo, io li terrorizzo. Levati i panni da rockstar quando torno a casa io impasto polpette, faccio la lavatrice, so aggiustare un mobile, sistemo tutto da sola. E’ brutto quando non puoi avere il controllo su una donna. Ma so che da qualche parte c’è uno alla mia altezza (ride)”.

“Ero una bionda che aveva vinto un talent e quando parlavo la gente si chiedeva: ‘Ma cosa vuoi che ne capisca questa?’. Una donna può parlare di moda, vestiti o trucchi, ma guai ad affrontare temi più seri. Mi dicevano non durerai, dopo 10 anni eccomi qui”.

X Factor

Ha fatto molto discutere e riflettere anche il suo monologo durante la quinta live del famosissimo talent-show.

“Se siamo al potere, facciamo notizia. Se ci realizziamo nel lavoro, siamo ambiziose; se la nostra ambizione è la famiglia, non vogliamo lavorare. Se vogliamo figli, al nostro capo non piace; se non li vogliamo, c’è qualcosa che non va. Se andiamo in maternità, sembriamo ladre. Ma dopo la maternità, torniamo stagiste.”

“Se ci battiamo per la parità siamo femministe. Se siamo troppo sul pezzo, arriviste. Se non conciliamo famiglia e lavoro, egoiste. Se siamo nervose, abbiamo le nostre cose. Se siamo gentili, non abbiamo polso. Se siamo magre siamo stressate, se siamo formose non teniamo a noi stesse.”

“Se siamo ironiche, siamo leggere. Se siamo serie, siamo ingombranti. Siamo aspirazione, bisogno, determinazione. Siamo volontà, forza, siamo visione. Siamo conoscenza, competenza, siamo esperienza, sogniamo con ambizione per non essere le prime e per non continuare a essere le ultime.”

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