Guai in vista per il celebre chef televisivo Alessandro Borghese. Il figlio dell’iconica attrice anni ’70 Barbara Bouhchet ha appena ricevuto, assieme alla moglie Vilma Oliverio, un avviso di garanzia per l’emissione di false fatturazioni.
L’indagine tuttora in corso è stata aperta dalla Procura di Milano proprio la settimana in cui sulla piattaforma Sky Uno sono appena iniziate le nuove puntate di “Quattro ristoranti”, la serie che gli ha regalato più successo.
La difesa dalle accuse di Borghese
Borghese, però, ha voluto immediatamente difendersi dalle accuse di frode fiscale sostenendo di essere stato incastrato da un parente di Vilma che anni fa gli aveva fatto conoscere proprio la sua futura moglie:
“Mai avrei pensato un giorno di raccontare di esser stato fregato da un parente, uno della mia famiglia. E invece…L’ho conosciuto quando mi sono fidanzato con mia moglie nel 2009. Me l’ha presentato lei e lui ha cominciato a seguirmi come commercialista sin da quando ho fondato la società.”
Secondo lo chef sarebbe stato il parente della moglie, diventato suo commercialista, ad aver emesso quelle false fatture:
“Stiamo parlando di uno con cui passavo tutti i weekend, le vacanze al mare, le feste comandate…Mi fidavo di lui come di me stesso. E lui era rassicurante: ‘Alessandro non ti preoccupare, ti faccio i bonifici io’. A me andava bene: faccio il cuoco, non capisco nulla di conti. Infatti non lo controllavo.”
I sospetti dello chef verso il commercialista di famiglia
Lo chef si sarebbe infine accorto degli imbrogli fiscali del suo commercialista durante il primo lockdown, quando aveva riscontrato alcuni flussi strani sui suoi conti dopo la chiusura dei ristoranti. “Ho iniziato a vedere che mancavano piccole cifre dal mio conto personale. Ma non potevo mai immaginare che fosse stato lui: prendeva uno stipendio di 5mila euro al mese“.
Borghese, infatti, si sarebbe accorto di un ammanco di 200mila euro, “soldi che ha finito di ridarmi tre settimane fa, credo vendendo un immobile. E per me il discorso era chiuso. Non gli ho più rivolto la parola. I rapporti in famiglia sono distrutti, oramai“.
La guardia di finanza bussa alla porta dello chef
Quando lo chef si era accorto di questi traffici sul suo conto, aveva deciso di non denunciare il suo commercialista, proprio per il legame stretto di famiglia, oltre che per la stima e rispetto che nutriva nei confronti dell’uomo. Con le indagini in corso della guardia di finanza, però, adesso Borghese ha deciso di puntargli il dito contro:
“Spero che le indagini puntino a capire se io ne sapessi qualcosa. Ma io ero completamente all’oscuro e lo dimostrerò. Ecco perché sono incazzato: questa bastardata fatta alle spalle mie e di mia mogie, può distruggere una vita di onesto lavoro. Sono una brava persona. Devo solo tirare dritto e pensare a difendere me, mia moglie e le mie figlie, dimostrando che con queste fatture farlocche non c’entro nulla.”